La transizione ecologica è un processo di trasformazione attraverso il quale le organizzazioni adottano strategie e pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività e promuovere un’economia a basse emissioni di carbonio nell’atmosfera.
Questa transizione verde implica un cambiamento fondamentale nella gestione delle risorse, nella produzione e nei modelli di consumo, al fine di preservare l’ambiente, mitigare i cambiamenti climatici e garantire la sostenibilità a lungo termine delle attività economiche.
Per le organizzazioni, la transizione ecologica può assumere diverse forme e coinvolgere diversi aspetti delle loro attività, tra cui:
- Riduzione delle emissioni di gas serra: le organizzazioni possono adottare misure per ridurre le emissioni di CO2 e altri gas serra derivanti dalle loro attività, ad esempio migliorando l’efficienza energetica, utilizzando fonti di energia rinnovabile e ottimizzando i processi produttivi.
- Uso efficiente delle risorse: le organizzazioni possono implementare strategie per ridurre il consumo di risorse naturali, come l’acqua, i materiali e l’energia, attraverso il riciclo, il riutilizzo e la riduzione degli sprechi.
- Economia circolare: la transizione ecologica implica anche il passaggio a un’economia circolare, in cui i materiali e le risorse vengono riutilizzati e riciclati più volte possibile, al fine di ridurre l’estrazione di nuove risorse e minimizzare la produzione di rifiuti.
- Biodiversità e conservazione degli ecosistemi: le organizzazioni possono adottare politiche e pratiche per proteggere e promuovere la biodiversità e gli ecosistemi, ad esempio attraverso la gestione sostenibile delle foreste, la conservazione delle specie in via di estinzione e la riduzione dell’inquinamento.
- Innovazione e tecnologia: la transizione ecologica richiede lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie e soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali e promuovere la sostenibilità, ad esempio attraverso l’efficienza energetica, il trasporto sostenibile e la produzione di energia rinnovabile.
- Responsabilità sociale e coinvolgimento degli stakeholder: la transizione ecologica implica anche un maggiore impegno delle organizzazioni nella responsabilità sociale e nella comunicazione con gli stakeholder, al fine di coinvolgerli nel processo di trasformazione e di rendere trasparenti le proprie iniziative ambientali.
- Governance e politiche ambientali: le organizzazioni devono integrare la sostenibilità nella loro strategia e governance, adottando politiche e obiettivi ambientali coerenti con gli impegni internazionali, come l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Riassumendo la transizione ecologica per le organizzazioni implica un cambiamento profondo nella gestione delle risorse, nella produzione e nei modelli di consumo, al fine di ridurre l ‘impatto ambientale delle loro attività e promuovere un’economia sostenibile a basse emissioni di carbonio.
Le organizzazioni che intraprendono con successo la transizione ecologica possono beneficiare di una serie di vantaggi, tra cui una maggiore efficienza operativa, una riduzione dei costi a lungo termine, un miglioramento della reputazione e della brand image, e un aumento della competitività sul mercato. Inoltre, attraverso l’adozione di pratiche sostenibili e l’impegno nella transizione ecologica, le organizzazioni possono contribuire significativamente alla lotta contro i cambiamenti climatici, alla conservazione della biodiversità e alla promozione di uno sviluppo economico sostenibile a livello globale.
È importante sottolineare che la transizione ecologica non riguarda solo le grandi imprese, ma coinvolge anche le piccole e medie imprese (PMI), le organizzazioni non profit e gli enti pubblici. Tutti gli attori del sistema economico hanno un ruolo cruciale da svolgere nella promozione di un’economia sostenibile e nella tutela dell’ambiente per le generazioni future. Pertanto, è fondamentale che le organizzazioni di ogni dimensione e settore si impegnino attivamente nella transizione ecologica e collaborino con gli stakeholder e le istituzioni per affrontare le sfide ambientali e promuovere un futuro più verde e sostenibile.
Economia lineare VS Economia circolare
Come abbiamo più volte visto le metodiche produttive devono traslare da una economia lineare basata solamente sul profitto verso una economia circolare.
Vediamo di seguito quali sono le differenze tra questi due principi:
- Economia classica (lineare): L’economia classica, o lineare, si basa su un modello di produzione e consumo che segue una sequenza lineare di “prendi, produci, usa e getta”. In questo modello, le risorse naturali vengono estratte, trasformate in prodotti, consumate e poi scartate sotto forma di rifiuti. L’economia lineare si concentra principalmente sulla crescita economica, misurata in termini di produzione e consumo di beni e servizi, senza tener conto in modo adeguato delle conseguenze ambientali e sociali di tale modello, come l’esaurimento delle risorse, l’inquinamento e la generazione di rifiuti.
- Economia circolare: L’economia circolare, al contrario, è un modello economico che mira a minimizzare l’impatto ambientale e a massimizzare l’uso efficiente delle risorse. In questo modello, i materiali e le risorse vengono mantenuti in circolo il più a lungo possibile attraverso processi di riutilizzo, riparazione, riciclo e rigenerazione. L’obiettivo dell’economia circolare è di creare un sistema sostenibile, a basse emissioni di carbonio e con un minimo impatto ambientale, riducendo al contempo la dipendenza dalle risorse non rinnovabili e la produzione di rifiuti.
Le principali differenze tra economia classica e circolare sono quindi:
- Modello di produzione e consumo: lineare nel caso dell’economia classica, circolare nell’economia circolare.
- Gestione delle risorse: l’economia classica tende a non considerare le limitazioni delle risorse naturali, mentre l’economia circolare promuove l’uso efficiente e sostenibile delle risorse.
- Impatto ambientale: l’economia classica spesso porta a un maggiore impatto ambientale, mentre l’economia circolare mira a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la sostenibilità.
- Gestione dei rifiuti: l’economia classica produce grandi quantità di rifiuti, mentre l’economia circolare cerca di minimizzare la produzione di rifiuti e di riutilizzare, riciclare e rigenerare i materiali il più possibile.
In sintesi, l’economia circolare rappresenta un approccio più sostenibile e responsabile rispetto all’economia classica, con l’obiettivo di preservare le risorse naturali, ridurre l’impatto ambientale e promuovere uno sviluppo economico sostenibile a lungo termine.
Certificazione ambientale uno strumento utile
Quali sono gli strumenti utili ad un imprenditore per implementare questi principi per la sostenibilità ambientale nella propria azienda?
Questi strumenti sono le certificazioni ambientali. Attestazioni volontarie rilasciate a seguito di un audit annuale eseguito da parte di un organismo di certificazione su norme e standard ambientali. Vediamo nell’elenco quelle più importanti:
- ISO 14001. Norma fondamento per la certificazione ambientale, definisce i requisiti di un sistema di gestione ambiente;
- ISO 50001. Norma di certificazione volontaria che definisce i requisiti dei sistemi di gestione energia;
- EMAS. Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) la certificazione si basa sull’adozione dei requisiti della norma ISO 14001 e dei Regolamenti Ce 1221/09 , e 2026/18 per la registrazione ambientale;
- LCA. La certificazione che valuta la life cycle assessment, l’impatto ambientale lungo il ciclo di vita di un prodotto dalla sua progettazione allo smaltimento;
- ECOLABEL. La certificazione che definisce la qualità ecologica europea secondo i requisiti definiti dal Regolamento CE n. 66/2010;
- CARBON FOOT PRINT. La certificazione che attesta l’impronta ambientale dei gas serra nell’ambiente lungo il ciclo di produzione di un bene e servizio;
- WATER FOOT PRINT. La certificazione che attesta l’impronta idrica ambientale dei consumi ed utilizzi di acqua lungo la produzione di un bene;
Agli imprenditori che vogliono cementarsi e raggiungere questi traguardi consigliamo di prendere in considerazione la norma ISO 14001, di cui ti segnaliamo una utile guida, www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/.
Questa ti permetterà di gettare delle fondamenta solide di organizzazione aziendale nei confronti degli impatti ambientali, permettendoti di migliorarli e di aumentare contestualmente la tua reputazione sui mercati.